Mancano ormai pochi giorni al Natale e mi accorgo che sempre più difficile è
per la gente riuscire ad entrare nell' atmosfera d' Amore che tale
ricorrenza richiede.
Cosa è per noi il Natale? E' forse una semplice festa che ci ricorda che
dobbiamo correre a comprare i regali, fare l' albero, ricordare ai nostri
figli di scrivere la lettera a babbo natale?
A una settimana dal Natale non sento nessuno parlare del vero significato
del Natale.
Tv e giornali continuano a raccontarci di tragedie familiari, di omicidi a
sfondo razziale, di guerre e rivoluzioni, di borse e di mercati. Il solo
riferimento al Natale è quello alla contrazione delle spese per lo shopping
natalizio.
In una società come questa, nella quale perfino un momento così bello come
il Santo Natale viene dimenticato nei suoi valori più importanti, tutti noi
abbiamo bisogno di sentire nel cuore la nascita di Gesù nella nostra vita.
Per questo dobbiamo tornare bambini, come vuole Gesù.
Dobbiamo ritrovare la purezza di spirito che solo i bambini hanno.
La stessa loro gioia nell' attendere i doni nella notte di Natale dobbiamo
riscoprirla noi nell' attesa di una vita nuova, libera e indipendente da
tutti i condizionamenti che la società ci addossa.
Tutti noi siamo molto di più di quello che noi stessi pensiamo.
Siamo meravigliosi come meraviglioso è l' intero creato di Dio e non
dobbiamo far altro che accorgercene, guardando con occhi e cuore diverso la
vita che ogni giorno ci viene donata.
Il Natale ci ricorda la nascita del Salvatore. Dio che si è fatto uomo per
salvare ognuno di noi!
Come vivo il mio Natale? Solitamente leggo i classici del Natale, vedo e
rivedo tutti i film che un minimo ricreano l' atmosfera natalizia, vado alla
novena di Natale che ogni giorno in tutte le chiese ripropongono in maniera
diversa, con canti delle tradizioni locali, preghiere e letture del vangelo
sul Natale.
In casa prepariamo il presepe e l' albero e poi mi circondo di palle
natalizie di tutti i tipi.
E' un Natale semplice, di ricerca e di attesa.
Ammetto che mi è simpatico anche babbo Natale, che però amo vedere come un
aiutante di Gesù bambino, nel duro lavoro della distribuzione dei doni.
Quando mi chiedono a che età da bambino i miei genitori mi hanno svelato il
segreto di Babbo Natale o Gesù bambino, e cioè che i doni non sono loro a
portarli ma i genitori, io rispondo che mai mi hanno svelato una tale bugia.
Io credo ancora che i doni sia Gesù bambino a portarli!
Il dono che chiedo sempre è che il Natale duri tutto l' anno.
Sarebbe sufficiente per me che la stessa atmosfera che almeno il giorno di
Natale si respira nell' area, perdurasse tutti i giorni della nostra vita.
Non chiedo luminarie, alberi di natale e presepi perenni, ( anche se mi
piacerebbe!). Però vorrei una vita dove l' amore per Dio, per se stessi e
per gli altri fosse messo in primo piano nella vita di ciascuno di noi.
Sarebbe bello affrontare la vita di tutti i giorni con lo stesso amore che
abbiamo il giorno di Natale, nonostante tutto.
La vita non è semplice ma è veramente meravigliosa!
Spesso ci sfugge di mano; se non ci tocca direttamente ci voltiamo dall'
altra parte, per non vedere quello che non vogliamo vedere.
Ci lasciamo scorrere la vita non accorgendoci che passa veloce, senza
tornare indietro, come il tempo che la misura. Tutto questo non è giusto per
noi e per gli altri.
Impariamo a vivere così come Gesù ci ha insegnato. Non ci serve nulla di più
che una vita piena d' amore. Tutto il resto ci viene donato. Una vita
semplice senza sovrastrutture inutili fatte di falsi idoli quali il denaro,
il potere, i vizi che annullano l' uomo e spengono la sua vita.
Il Natale riaccende queste tenebre e ci ricorda che ogni giorno possiamo rinascere a vita nuova.
Ho letto un bellissimo brano sulla natività su un' opera molto bella di
Maria Valtorta, una mistica del secolo scorso alla quale Gesù e Maria
hanno rivelato la loro vita ( " Il Vangelo come mi è stato rivelato").
La Natività è descritta in modo emozionante e bellissimo.
Giuseppe e Maria che cercano un posto dove poter dare alla vita Gesù.
L' indifferenza dell' uomo ( sempre la stessa) che non ha amore e rimane
indifferente anche verso chi chiede aiuto. La stalla in una grotta, l'
unica ancora libera tra quei poveri rifuggi occupati da disperati; la più
brutta e inospitale di tutte era destinata ad accogliere la Sacra Famiglia.
Poveri tra i poveri, Maria e Giuseppe erano pieni d' Amore.
Una descrizione meravigliosa della Natività che voglio condividere con voi
Augurandovi che il Santo Natale sia ogni giorno nei vostri cuori.
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Natività